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Trigliceridi alti: cause, sintomi e rimedi

Tempo di lettura: 5 minuti

Quando si parla di “trigliceridi alti” si intende una condizione medica conosciuta come ipertrigliceridemia

L’ipertrigliceridemia indica una elevata concentrazione di trigliceridi nel sangue. In questo approfondimento vedremo insieme che cosa sono i trigliceridi, quali sono i loro normali valori nel sangue e quali sono le cause alla base di un aumento della concentrazione di queste sostanze nel nostro organismo. 

 

Che cosa sono i trigliceridi?

 

Dal punto di vista chimico, i trigliceridi sono esteri neutri del glicerolo in cui gli atomi di idrogeno dei tre gruppi ossidrilici sono stati sostituiti da tre catene di acidi grassi. Gli acidi grassi sono uniti al glicerolo attraverso una reazione biochimica di condensazione che porta alla formazione della molecola di trigliceride e all’eliminazione dei una molecola di acqua. I trigliceridi sono detti anche triacilgliceroli e costituiscono, assieme ai digliceridi e ai monogliceridi, la famiglia dei gliceridi. I trigliceridi sono un importante componente degli olii vegetali e dei grassi di origine animale

Dal punto di vista nutrizionale, i trigliceridi sono lipidi, ovvero grassi. I trigliceridi vengono sintetizzati solo in minima parte dal nostro corpo (più precisamente nel fegato): la maggioranza dei trigliceridi presenti nel nostro organismo è introdotta attraverso l’alimentazione. 

I trigliceridi vengono trasportati nel sangue dai chilomicroni e dalle lipoproteine (in particolare le VLDL, ovvero Very Low Density Lipoproteins). I trigliceridi vengono quindi immagazzinati dall’organismo negli adipociti, le cellule del tessuto adiposo. 

 

Qual è la funzione dei trigliceridi?

 

I trigliceridi sono una preziosa riserva di energia per l’organismo e, accumulandosi a livello del tessuto adiposo, costituiscono anche una barriera protettiva contro la dispersione di calore quando fa freddo. 

 

Quali sono i normali valori dei trigliceridi?

 

I valori dei trigliceridi si misurano attraverso le analisi del sangue. La normale concentrazione di trigliceridi nel sangue deve essere compresa tra i 50 e i 150 mg/dl. Concentrazioni superiori o inferiori a questi valori sono da considerarsi anormali. In generale, nel contesto della nostra società, in cui è frequente l’assunzione di un surplus di nutrienti attraverso l’alimentazione, è più frequente riscontrare valori di trigliceridi più alti rispetto a valori di trigliceridi più bassi di quelli raccomandati per mantenere una buona condizione di salute. 

Come abbiamo visto in precedenza, quando i valori di trigliceridi sono alti si parla di ipertrigliceridemia. Va detto che esistono diversi gradi di ipertrigliceridemia:

  • con valori compresi tra 150 e 199 mg/dl si parla di ipertrigliceridemia lieve o borderline. In questa condizione è bene valutare con il proprio medico delle contromisure come una variazione nella dieta per far abbassare i valori dei trigliceridi.
  • Con valori compresi tra 200 e 499 mg/dl si parla di ipertrigliceridemia propriamente detta. In questa condizione il medico valuterà l’opportunità nel consigliare al paziente, oltre a una dieta equilibrata – soprattutto in merito all’assunzione di alimenti ricchi di grassi – anche dei rimedi di origine naturale o dei farmaci per abbassare i livelli dei trigliceridi nel sangue. 
  • Quando i valori superano i 500 mg/dl bisogna prestare la massima attenzione: in questo caso il cardiologo prescriverà una terapia contro l’ipertrigliceridemia ed esami del sangue periodici per verificare che i valori di trigliceridi nel sangue rientrino al di sotto dei 150 mg/dl. 

 

Cosa succede in caso di trigliceridi alti?

 

Una condizione di ipertrigliceridemia aumenta sensibilmente il rischio di sviluppare malattie a carico dell’apparato cardiovascolare, del fegato e del pancreas. Se una persona presenta anche altri fattori di rischio cardiovascolare – come per esempio una condizione sovrappeso o obesità, l’ipercolesterolemia (livelli di colesterolo alti), l’abitudine al fumo, il diabete – con anche valori di trigliceridi alti può aumentare il rischio di infarto o di ictus. 

 

Quali sono le cause dei trigliceridi alti?

 

Le cause che portano a una condizione di ipertrigliceridemia sono diverse. Nel seguente elenco vedremo quelle principali:

  • dieta ricca di grassi saturi, carboidrati e alimenti ricchi di colesterolo;
  • eccessivo consumo di bevande alcoliche;
  • obesità;
  • sovrappeso;
  • una vita troppo sedentaria;
  • sindrome metabolica;
  • patologie con base genetica (per es. ipertrigliceridemia familiare e iperlipidemia combinata familiare); 
  • diabete mellito;
  • diabete di tipo II non adeguatamente trattato;
  • insufficienza renale;
  • sindrome nefrosica;
  • ipotiroidismo;
  • acromegalia;
  • sindrome di Cushing;
  • infiammazione del pancreas (pancreatite);
  • cirrosi epatica;
  • in alcuni casi la gravidanza può contribuire ad aumentare i valori dei trigliceridi nel sangue.

 

Quali sono i sintomi dei trigliceridi alti?

 

Solo quando i trigliceridi sono molto alti (> 1000 mg/dl) vi è la probabilità che si manifestino dei sintomi correlati all’ipertrigliceridemia. Tra i sintomi più comuni abbiamo:

  • pelle dal colorito giallastro per accumulo di grassi;
  • anomalie a carico dell’occhio (lipemia retinica);
  • aumento delle dimensioni del fegato (epatomegalia);
  • aumento delle dimensioni della milza (splenomegalia);
  • dolori addominali;
  • pancreatite.

Va detto che una condizione di trigliceridi alti sintomatica è correlata ad alcune patologie con basi genetiche quali l’iperlipidemia combinata familiare o l’ipertrigliceridemia familiare. Queste malattie genetiche sono molto rare e interessano circa l’1% della popolazione. 

 

Trigliceridi alti: cosa fare per abbassarli?

 

Nei casi in cui il livello di trigliceridi nel sangue sia elevato per cause non genetiche una dieta varia ed equilibrata è il primo passo per mantenere l’organismo in salute. Ridurre il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi (come per esempio il grasso di origine animale e il burro) e contenere anche il consumo di carboidrati a favore di frutta, verdura, carni bianche e pesce ricco di omega-3, 6 e 9 aiuta a mantenere sotto controllo i normali livelli di trigliceridi nell’organismo. 

Se l’alimentazione da sola non è sufficiente a mantenere sotto controllo l’ipertrigliceridemia, allora il medico prescriverà una terapia farmacologica calibrata per riportare i trigliceridi nel sangue entro valori normali. In caso di valori di trigliceridi borderline, ovvero leggermente sopra la norma, possono essere utili anche integratori alimentari con omega-3, omega-6 e omega-9. Gli omega-3, omega-6 e omega-9 sono acidi grassi essenziali presenti anche nel pesce (sgombro, salmone, merluzzo, pesce spada), nei crostacei, in alcuni tipi di frutta secca (noci e mandorle), nei semi di soia e negli olii vegetali.

 

Trigliceridi alti e colesterolo alto

 

Talvolta i livelli di trigliceridi alti sono accompagnati anche da livelli di colesterolo alti (in particolare di LDL, detto anche “colesterolo cattivo”). In questi casi il medico consiglierà una dieta per colesterolo e trigliceridi alti e una terapia farmacologica che potrebbe comprendere anche le statine. In ogni caso, dato che per la diagnosi che conduce alla scoperta di valori di trigliceridi e colesterolo alti nel sangue è indispensabile una analisi del sangue, sarà il medico a indicare la terapia più appropriata per riportare i valori nella normalità. 

 

Conclusione

 

In questo approfondimento abbiamo visto in particolare quali sono le cause, i sintomi e i rimedi di quella condizione definita in termini medici “ipertrigliceridemia” e in termini comuni “trigliceridi alti”. Noi della Farmacia Cairoli siamo a tua completa disposizione per rispondere alle tue domande per approfondire le informazioni riguardanti gli integratori alimentari e i rimedi di origine naturale utili per mantenere i normali livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue. 

Questo approfondimento è stato redatto a scopo informativo: le informazioni contenute non hanno valore di supporto diagnostico o terapeutico. Se dagli esami del sangue sono emersi valori di trigliceridi alti si consiglia di consultare il proprio medico di famiglia o il cardiologo per approfondire quali possano essere le cause dell’ipertrigliceridemia e per ricevere delle indicazioni di carattere terapeutico. 

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